Il canale Mar Bianco-Mar Baltico collega il Lago Onego e il Mar Bianco. Le descrizioni, le foto e la storia della sua costruzione.

Dai tempi più antichi la gente voleva trovare il cammino dal Mar Bianco alle regioni del sud per facilitare le trasportazioni e abbreviare i tempi e diminuire le spese.

La costruzione del canale Mar Bianco-Mar Baltico

I primi progetti di tale via cominciarono ad apparire nel 19 secolo. Ma la vera costruzione era iniziata nel 1931 per la decisione del Consiglio di Lavoro e Difesa dell’Unione Sovietica e di Joseph Stalin. Nonostante la mancanza di attrezzi meccanizzati durante la costruzione, ci vollero 18 mesi per finirla, ciò che è molto veloce prendendo in considerazione la grandezza del progetto – un complesso idraulico con 19 chiuse. Il canale Mar Bianco- Mar Baltico era inaugurato il 2 agosto 1933.

Il canale è lungo 227 km, dei quali 48 km erano fatti a mano, il resto della distanza percorre per i fiumi e laghi. Il più grande di quelli ultimi è il lago Vygozero.

Per la costruzione del canale veniva usata la manodopera dei prigionieri, compresi i condannati per motivi politici. Il numero preciso delle persone morte durante la sua costruzione tuttavia è sconosciuto. 

I ricercatori dicono che la qualità del lavoro rimaneva molto bassa e la profondità del canale risultò piuttosto piccola, ciò che non permetteva di usarlo per la navigazione delle navi grandi. Allora, si suppone che lo scopo principale della costruzione del canale era il transito delle navi militari, sopratutto dei sottomarini, dal Mar Baltico al Mar Bianco e al Mar Barents.

Durante la Grande Guerra Patriottica molte costruzioni del canale erano distrutte. Negli anni del dopoguerra il canale ha subito più modernizzazioni, ciò che ha permesso di aumentare le sue capacità di trasportazione.

Nei dintorni della città di ​​Povenets si trova la prima chiusa del canale. E’ vietato scattare delle sue foto, però. Vicino alla chiusa c’è una chiesa piuttosto insolita, la chiesa di San Nicola, eretta lì in memoria dei caduti in costruzione del canale. Fatta di calcestruzzo conserva tuttavia lo stile dell’architettura religiosa della Russia del nord.

Non lontano di Povenets, nel bosco c’è il posto di fucilazione di massa chiamato “Sandarmokh”, dove negli anni 30 del 20 secolo durante il periodo delle purghe staliniste migliaia di prigionieri furono fucilati e sepolti lì. Adesso “Sandarmokh” è il cimitero memoriale.

L’esposizione del museo regionale della città di Medvezhyegorsk contiene gli esposti dedicate alla storia del canale.

Nei dintorni della città di Belomorsk si può vedere le ultime due chiuse del canale, la #18 e la #19. Vicino alla chiusa #19 c’è la croce memoriale. Il museo regionale della città di Belomorsk dispone dei documenti sulla storia del canale.

Recensioni