La parola “petroglifici” deriva dal greco antico: Πέτρα vuol dire “roccia” e γλύφω significa “intagliare”.
Ci sono tante ipotesi che cercano di spiegare il significato di questi simboli dell’arte rupestre. A volte, sembrano più chiari se troviamo fra di loro le immagini delle cose solite della vita, come gli animali, gli uccelli, le barche e gli uomini. Le scene di caccia vengono spiegate come la manifestazione della magia di caccia. Ce ne sono molte di questa categoria.
Sulla superficie delle rocce ci sono incise le immagini delle figure antropomorfe e degli animali.
La maggior parte delle immagini rappresentano le scene di caccia marina di belughe. In una di tali scene si discernono tre cacciatore nelle barche con gli arponi puntati nel grande corpo di una beluga. Si può dedurre che la caccia risultò faticosa e i cacciatori erano obbligati a inventare le tecniche speciali per catturare questo animale.
Vicino a essa c’è un’altra scena, quella di caccia invernale – tre sciatori perseguono tre alci e li uccidono con le frecce e arco.
A che scopo venivano incise le immagini sulle rocce? Da una parte, avrebbero potuto servire delle istruzioni per le generazioni future su come aver successo in caccia; oppure, avrebbero servito delle allusioni ai miti dell’età della pietra. Una delle scene viene interpretata dai ricercatori come la legenda di “Delitto e Castigo”, in cui tre arcieri uccidono un uomo che gli ha rubato una cesta.
Oggigiorno, al decifrare queste immagini rupestri si può concludere che la vita nell’epoca neolitica era durissima. Gli uomini preistorici dovevano combattere le condizioni climatiche molto severe e potevano contare solo su se stessi. La caccia degli animali gli forniva del cibo, dell’abbigliamento. Inoltre, il grasso di beluga era anche la fonte di vitamine.
Adesso il luogo dove si trovano i petroglifici del Mar Bianco è il museo all’aperto dell’arte rupestre preistorica dove si può tracciare i primi tentativi degli uomini preistorici di esprimere i loro pensieri e sentimenti.
I petroglifici del Mar Bianco non sono affatto difficili da raggiungere. Si trovano nel luogo chiamato Zalavruga, in vicinanza della costa del Mar Bianco, del fiume Vyg e della città di Belomorsk. C’è anche lo spazio per parcheggiare, dove inizia il sentiero portandoci attraverso il bosco ai petroglifici.
Il museo locale della città di Belomorsk organizza i tour guidati a piedi verso i petroglifici del Mar Bianco.